57°

CORSO DI CULTURA

IN ECOLOGIA

30 AGOSTO-1 SETTEMBRE 2023

San Vito di Cadore (BL)

FORESTE VETUSTE

struttura e biodiversità 

Le foreste vetuste sono ecosistemi di grandissima importanza perché rappresentano boschi in cui è conservata la massima naturalità. Queste foreste sono in genere caratterizzate da alta complessità strutturale e funzionale e da elevate masse legnose, e per questo sono oggetto, in tutta Europa e non solo, di interesse per chi commercia materiale legnoso.

Le foreste vetuste sono quindi ecosistemi in pericolo (Mikolas et al. 2023) sia a causa dell’attività umana diretta, ma anche per azione indiretta in conseguenza dei cambiamenti del clima che, nelle zone temperate, hanno l’effetto di ridurre la disponibilità idrica ed aumentare la richiesta evaporativa dell’atmosfera.

Quali siano le possibili risposte delle foreste vetuste, di come possa cambiare la loro struttura e funzionalità come anche di come la diversità biologica associata possa essere modificata sono ancora questioni sulle quali i ricercatori ancora si interrogano.

Oltre al mondo della ricerca anche le istituzioni stanno diventando consapevoli del valore delle foreste vetuste come ecosistemi che provvedono innumerevoli servizi alle comunità umane, come insostituibili serbatoi di biodiversità e di immobilizzazione di notevoli quantità di carbonio. A livello europeo si è visto necessario definire delle linee guida per la mappatura, il monitoraggio e la protezione delle foreste vetuste (EU Commission, 2023), mentre a livello italiano, dove le foreste occupano il 29.1% della superficie nazionale su una superficie di 8.759 m2 (INFC 2005), il Decreto del 18 novembre designa la creazione della Rete Nazionale dei Boschi Vetusti (art.7 comma 13-bis del decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34; “Testo unico in materia di foreste e filiere forestali” – TUFF).


Il 57° Corso di Cultura in Ecologia quest’anno ospiterà i massimi esperti a livello nazionale e internazionale sulle cosiddette Foreste vetuste.

Si parlerà degli aspetti essenziali caratteristici di questi ecosistemi come la struttura, gli indicatori di biodiversità (licheni, flora erbacea) nonché delle possibili dinamiche evolutive. 

L’obiettivo è quello di dare una nuova prospettiva gestionale di queste aree per le istituzioni regionali che se ne devono occupare.

Sarà inoltre un’occasione di dialogo e incontro tra i diversi esperti per migliorare la collaborazione tra i gruppi coinvolti nel National Biodiversity Future Centre (NBFC), centro nazionale di riferimento per la Biodiversità finanziato dal PNRR. 

ISCRIZIONE ONLINE

Partecipazione gratuita anche per singoli giorni.
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PROGRAMMA

:: Elenco degli interventi e dei relatori

DIRETTORE DEL CORSO

Tommaso Anfodillo

COMITATO SCIENTIFICO

Tommaso Anfodillo
Thomas Campagnaro

Gaia Pasqualotto

CREDITI FORMATIVI

L'Ordine dei Dottori Agronomi-Forestali (BL) riconoscerà 2.25 crediti formativi

CONTATTI

Sgreteria: Antonella Tosatto
email: antonella.tosatto@unipd.it
telefono: 0498272685

Organizzazione: Gaia Pasqualotto
email: gaia.pasqualotto@unipd.it


Centro Studi per l'Ambiente Alpino,  L. Susmel 

via F. Ossi 41 - 32046 San Vito di Cadore (BL)

Università di Padova , dal 1222 

Dip. Teritorio e Sistemi Agro-Forestali